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Le ghiande risorsa da riscoprire

Frutto dell’albero della Quercia, le ghiande sono un’importante risorsa alimentare.
Oggi sono utilizzate soprattutto come mangimi per gli animali, ma in passato le ghiande erano consumate in varie forme anche dall’uomo perché fonte di sostanze nutrienti oltre che benefiche. Fanno parte, infatti, del folklore culinario di diverse nazioni come Grecia, Italia, Spagna e Serbia che tradizionalmente ne ricavavano una farina per la panificazione o, dopo tostatura, ne facevano una bevanda succedanea al caffè, ma anche decotti astringenti ed antidiarroici.

Piccolo frutto grandi proprietà

Oggi si è scoperto che le ghiande sono ricche di sostanze biologicamente attive che ne consentono l’utilizzo nella preparazione di alimenti funzionali.
Essiccate hanno un alto valore energetico (circa 450 kcal per 100g), contengono proteine (6-8%), grassi (prevalentemente insaturi, 25-35%) e carboidrati (50-60%), sono ricche di calcio, fosforo e potassio, oltre che di vitamine.
Studi scientifici attestano, inoltre, l’azione antiossidante di alcuni componenti presenti nelle ghiande, come i composti polifenolici, antiossidanti naturali utili nella prevenzione dell’ossidazione delle lipoproteine e nella protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Questi ultimi svolgono un ruolo importante nella prevenzione di varie condizioni patologiche come cancro, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, quali l’Alzheimer. Diversi studi hanno riportato, inoltre, l’azione ipolipidemica e metallo-chelante degli estratti di ghiande. In particolare, l’azione metallo chelante sembra essere molto importante in quanto potrebbe migliorare la qualità di vita in soggetti affetti da Emocromatosie Talassemiamajor, riducendo i problemi legati ad un’elevata quantità di ferro.

Far bene all’uomo

e anche all’ambiente

Un frutto così salutare oggi è però per lo più uno scarto agricolo difficile anche da smaltire.

Il nostro progetto di filiera permetterà, invece, di riscoprire e valorizzare questa risorsa individuando diversi possibili impieghi del surplus di ghiande ottenuto in seguito ad interventi di potatura che, a loro volta, permetteranno il passaggio della luce per consentire la crescita di ortaggi che verranno piantati nel terreno, incrementando quindi la sostenibilità delle coltivazioni e abbattendo il costo dovuto allo smaltimento delle ghiande.

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